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Masashi Kishimoto : l'autore

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view post Posted on 20/12/2010, 22:50     +1   -1
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Chunin

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Nome: Masashi Kishimoto
Data di nascita: 8/11/1974
Luogo di nascita: Okayama (Giappone)


A 34 anni Masashi Kishimoto è uno dei mangaka di maggior successo al mondo. La sua lunga serie dedicata alle avventure di Naruto Uzumaki, un ragazzo che aspira a diventare il miglior ninja sulla piazza, ha venduto dieci milioni di copie in tutto il mondo.
Kishimoto è nato nella prefettura rurale di Okayama e attualmente vive a Tokyo, dove lavora con numerosi assistenti. Benché a volte Naruto possa essere insopportabilmente arrogante, l’autore sembra, invece, un po' sopraffatto dal successo travolgente della sua prima grande creazione.

“E' piuttosto difficile parlare di ciò che rende Naruto attraente al pubblico, ma credo che il suo essere una testa dura lo renda accattivante”dice Kishimoto in un'intervista realizzata via e-mail grazie all'aiuto del traduttore Hiromi Psaila. “Gli eroi perfetti sono cool, ma nessuno può veramente empatizzare e identificarsi con loro. Naruto commette spesso degli errori e ha delle debolezze, si sente inferiore ai suoi coetanei, ma odia essere un perdente. Nonostante non ci pensi troppo, lui detesta perdere, e noi tutti sappiamo come ci si può sentire. Io credo che i lettori vedano loro stessi in Naruto, ed è questo che li affascina: possono empatizzare con lui e con le sue debolezze”.

Da bambino Kishimoto era ossessionato dai manga e dal baseball. Alle elementari divenne “totalmente dipendente” della popolare serie per ragazzi Dragon Ball. Il suo interesse si ampliò gradualmente, includendo altre serie manga, in particolare Akira, pietra miliare di Katsuhiro Otomo. Il mangaka si era così concentrato sui suoi disegni da non riuscire ad avere grandi risultati scolastici; alle superiori si classificò addirittura 30° in una graduatoria stilata su una classe di 31 allievi.

Quando ancora frequentava la scuola d'arte, Kishimoto vinse un concorso per aspiranti fumettisti con la sua storia Karakuri (Congegno). Il suo lavoro successivo, un breve manga su uno spirito volpe camuffato da essere umano (nel folclore giapponese le volpi sono considerate tradizionalmente dei muta-forma) chiamato proprio Naruto, vide la luce nel 1997. Due anni dopo una nuova versione della storia fece la sua prima apparizione come manga serializzato sulla rivista Weekly Shonen Jump, ottenendo un successo immediato.
Anche se ne mantenne il nome, la nuova versione di Naruto era molto differente rispetto alla prima breve storia. Il Villaggio Nascosto della Foglia era stato quasi distrutto da un demone volpe a nove code, una creatura così terribile da essere considerata un castigo divino. Il capo del villaggio morì, sigillando il demone nel corpo di un neonato: Naruto. A causa della sua associazione al demone, Naruto crebbe come un bambino solitario, isolato dai compaesani. All'accademia Ninja saltava le lezioni, combinava guai e causava danni.
“Non considero la nascita del personaggio di Naruto un semplice frutto della mia ispirazione, è come se si fosse creato da sé, sbucando fuori in qualche modo dalla mia mano”, “la sola immagine che avevo in mente era quella di un personaggio che fosse un ragazzo impertinente. Io sono stato un cattivo studente, ma diversamente da Naruto, io sono stato il tipo di cattivo studente che rinuncia facilmente e medita su cose su cui non vale la pena di riflettere. Volevo che Naruto fosse diverso. L’ho creato sull'autoritratto della mia stessa infanzia, ma è differente rispetto a come sono stato io realmente”.

La sua natura irrequieta e la sua storia irregolare fa di Naruto un ragazzo d'altri tempi. Dopo essersi diplomato all'accademia (dopo tre tentativi) comincia la sua preparazione avanzata come ninja. Sebbene mantenga un cuore ingenuo, Naruto dedica la sua vita all'intenzione di proteggere i suoi amici, e in casi estremi, attinge anche all'energia del demone imprigionato nel suo corpo. Sotto la supervisione del suo maestro Kakashi, il ragazzo partecipa alle missioni di squadra, insieme al suo rivale Sasuke e a Sakura, la ragazza per la quale ha una cotta.

Le linee forti e pulite disegnate da Kishimoto, che spiccano in aree in cui il nero è predominante, danno alle sequenze d'azione un forte impatto visivo. Le figure umane sono ben disegnate e accuratamente proporzionate, e le pose suggeriscono movimenti credibili. “Ho scelto di disegnare le figure umane nel modo più accurato possibile purché ho pensato che avrebbe dato una sensazione più realistica alle scene d'azione” spiega l’autore. “L'esagerazione può dare più efficacia alle scene d'azione, ma mi piace mantenere figure più realistiche: in questo modo contribuiscono a mantenere il pathos, anche se non possono essere potenti quanto quelle esagerate”.

Il disegnatore stabilisce ogni pagina come un regista cinematografico, contrapponendo spesso una serie di primi piani dei personaggi ai grandi disegni di una sequenza di combattimento. Chi guarda può vedere consolidarsi la risolutezza di Naruto prima che colpisca il suo avversario.

“Guardo molti film e tendo a essere influenzato dalle scene che mi intrigano, questo mi fa desiderare di utilizzare gli stessi effetti o tecniche”. “Una volta ho adottato la tecnica di ripresa usata da Takeshi Kitano (attore/regista) per soffocare l'emozione della scena utilizzando delle riprese da grande distanza. Mi piace il modo in cui Quentin Tarantino crea una scena usando una serie di primi piani o mostrando delle immagini intriganti di una o più persone che camminano in una strada ordinaria in slow motion. Mi piacerebbe poter utilizzare questo tipo di effetto nei manga, ma è piuttosto difficile da disegnare; l'unica cosa che si può fare è giocare con tonalità di bianco e nero. Mi piace anche la tecnica di Michael Bay di riprendere una scena in controluce. Mi piacerebbe provarla nei manga, ma anche in questo caso sarebbe piuttosto difficile”.
Quando era ancora uno studente, Kishimoto studiò il lavoro di alcuni dei più famosi mangaka e animatori giapponesi. Oltre a Dragon Ball ed Akira, l’autore lesse e rilesse, copiandone i disegni, di Jin-roh: Uomini e lupi, fantasy sci-fi di Hiroyuki Okiura; Ninku, storia di ninja di Koji Kiriyama e Ghost in the Shell, il rivoluzionario racconto cyberpunk di Masamune Shirow, adattato in animazione da Mamoru Oshii. Kishimoto ritiene che questi successi abbiano spianato la strada alla popolarità internazionale avuta da Naruto, che ne è stato influenzato.

“Quando ho iniziato Naruto non ho pensato molto ai lettori stranieri, ma sapevo che molti degli artisti che mi hanno influenzato erano stati accettati oltre mare”, e conclude,“Tutte le persone da cui sono stato influenzato hanno avuto molto successo negli altri paesi, può essere questo il motivo per cui è stato più facile, per il mio lavoro, avere successo internazionale. Naruto deve quindi molto a questi artisti che hanno raggiunto una notevole popolarità oltre mare”.

Vediamo come ha risposto ad alcune domande che gli sono state poste durante un intervista.......

Che tipo eri quando frequentavi le scuole elementari e superiori?
Avevo manga per la testa ed ero costantemente a disegnare o a fare i compiti. In poche parole, un piccolo marmocchio.

In che modo crescere in un contesto rurale ha influenzato i tuoi manga, o in generale la tua personalità?
Questa è una storia ambientata in un posto tranquillo e rilassato, molto lontano dalla società capitalista. La mia personalità è allo stesso modo molto tranquilla, ed è per questo che spesso affronto apertamente le miei difficoltà con i manga.

Ho sentito che tu eri un grande fan di Dragon Ball e Dr. Slump di Akira Toriyama. Qual era la tua storia preferita di Dragon Ball? O, se preferisci, chi era il tuo personaggio preferito?
Mi piacciono tutte le storie sino alla prima comparsa di Freezer. Il mio personaggio preferito è Crili, perchè ha i sentimenti più “umani”, e io penso veramente di somigliarli.

Quando eri giovane, fosti attaccato da alcune scimmie. Puoi dirci di più su questa esperienza?
Calpestai accidentalmente una giovane scimmia, e il maschio alfa del gruppo e la madre della scimmia mi attaccarono. Da allora, ebbi sempre paura delle scimmie. Ma adesso, ripensando all’incidente, credo che il sentimento protettivo delle scimmie è lo stesso che avrebbe avuto un uomo.

Tu sei cresciuto vicino a una base militare, e i ninja di Naruto funzionano proprio come una forza militare, con disciplina e allenamenti. Ti piacciono i militari? E hai mai considerato di far parte della Japanese Self-Defense Force (JSDF)?
Veramente non mi sono mai considerato entusiasta dei militari. Dove sono cresciuto non c’era effettivamente una base militare, dato che il Giappone non ha un corpo militare, ma soltanto una forza di auto-difesa. Quello che ho fatto è stato usare il terreno d’allenamento della JSDF come riferimento, e in più prendere nota del Mossad e del SAS [entrambi dei servizi segreti]. Non ho mai voluto far parte della JSDF, ho sempre voluto disegnare manga.

Ho sentito che ti sei ispirato molto anche ad Akira, l’anime, e il manga di Katsuhiro Otomo. Perchè proprio questo? E cosa ti ha ispirato?
Considero Akira (1988) il primo anime Giapponese ad aver usato uno stile fresco. A differenza di altri lavori di quel periodo, il design dei personaggi, le linee, e la storia erano molto verosimili, come lo era anche il manga. Anche gli sfondi erano molto dettagliati, e il semplice numero di informazioni che l’arte portava era incredibile. Era un anime davvero bello. Penso che questo sia anche il motivo del perchè gli anime divennero così famosi anche negli Stati Uniti. Avevo diverse storyboard per Akira quando avevo 14 anni, e ricordo di averle ricopiate costantemente.

Come era frequentare una scuola d’arte? Qual è stata la cosa più utile che hai imparato lì?
Mi sono esrcitato nell’utilizzo dei gessi e nel disegno del corpo umano per migliorare le mie abilità come disegnatore. Ho imparato anche il disegno grafico, e l’applicazione del colore, e della prospettiva. Scrivere Manga è ancora una forma d’arte che puoi anche imparare da solo.. questa è la cruda realtà dell’industria manga giapponese. Sebbene ciò che imparai alla scuola d’arte fu molto utile, avevo abilità nel disegno e nella prospettiva prima d’iniziare questa scuola. Così, andare alla scuola d’arte fu per me più d’un passo indietro.

Come è stato essere “allenato” per diventare un mangaka professionista per il settimanale Shonen Jump? Che genere di cose hai imparato?
Certamente, una cosa importante per un mangaka è saper disegnare bene, ma è ugualmente importante essere in grado di scrivere una buona storia. Faccio diverse cose da solo, dall’evoluzione dei personaggi agli sfondi. In più, è anche importante ricevere consigli dall’editore, ma credo che avere un buon editore che ti fa da supporto sia la chiave del successo.

Da giovane giocavi a baseball, e a un certo punto hai considerato l’idea di scrivere un manga su questo sport. Segui ancora il baseball? Se sì, qual è la tua squadra preferita?
Adoro giocare a baseball, ma non mi piace molto guardarlo. Non ho una squadra preferita in Giappone. Se in Giappone ci fossero in serie A squadre impressionanti come quelle americane, potrei avere un squadra per cui tifare.

Ho sentito che sei un fan delle storie di avventura giapponesi. Ti piacciono i chanbara [film sui combattimenti di spada ambientati nel periodo feudale giapponese] e le fiction storiche?
Mi piacciono i chanbara, ma i recenti film chanbara non hanno le stesse cose di quelli più vecchi, e non sono un fan di quelli recenti. Spero emerga un nuovo regista in gamba che faccia un film chanbara fantastico (in Giappone, questo genere di film è solitamente diretto dai registi più anziani, ed è difficile per un giovane regista con idee fresche essere accettato dalla vecchia scuola cinematografica giapponese).

Specialmente nei primi anni ‘80, i ninja sono diventati molto popolari nei film e nei fumetti americani. Sei stato ispirato da qualche storia ninja americana?
La popolarità di Sho Kosugi [star di diversi film d'azione] durante quel periodo, come so anche delle Tartarughe Ninja. Sono felice, dalla prospettiva di qualcuno giapponese, di vedere questo nuovo modo con cui i ninja sono recepiti in America. Nonostante abbia sentito che ci sono persone che affermano che la mitologia ninja sia andata distrutta per questo motivo.
Questo potrebbe essere un preconcetto americano, ma quando penso a dei ninja, penso a delle persone che indossano vestiti completamente neri, di solito con maschere. Ma i ninja di Naruto sembrano interamente differenti da questo vecchio stereotipo.

Come te ne sei uscito con l’interessante “Konoha Style” dei ninja in Naruto?
Se avessi creato un mondo che ricicla i tradizionali concetti dei ninja alla fine sarebbe stato identico a tutti gli altri manga sui ninja. Volevo creare un mondo ninja diverso, con qualcosa di nuovo, perciò ho completamente ignorato tutte le nozioni su come un ninja dovrebbe essere. Inoltre, Naruto è un ninja biondo che indossa una tuta arancione, che in teoria fa parte di un villaggio militare segreto. Un ninja fuori come lui non potrebbe mai esistere. (ride)

I samurai hanno pressochè la stessa fama dei ninja, e nella cultura popolare, in qualche modo, sembrano l’opposto dei ninja.. tutt’altro che furtivi. C’è qualche samurai forte nel mondo di Naruto, o sono i ninja a detenere in maniera schiacciante il potere in questo mondo?
Ho diversi personaggi samurai: Zouri e Waraji (benchè questi siano una specie di samurai un po’ imbranati). Ma ci sono sin troppi manga sui samurai fuori di qui, perciò per restare originale, continuerò con le storie sui ninja.

Il personaggi di Jiraiya, che appare in Naruto, è basato su un ninja leggendario. Ci sono altre leggende che hanno ispirato altri personaggi?
Jiraiya è uno dei pochi personaggi ispirati dalle leggende; gli altri sono tutti originali.

Il tuo lavoro sembra avere l’influenza di fiction scientifiche. Parlando approssimativamente, qual è il livello tecnologico raggiunto nel mondo di Naruto?
In effetti, il mondo di Naruto non è poi così diverso da quello nostro. La tv, i frigoriferi e l’aria condizionata esistono in quel mondo. L’unica eccezione sono le armi esplosive, che ho deciso di collocare in un era precedente. E’ per questo che non vedete armi da fuoco nel mondo di Naruto.

In molti manga della Shonen Jump i nomi dei personaggi sono giochi di parole, quindi potresti spiegarci alcuni giochi di parole coi nomi di Naruto?
So che Naruto si riferisce alla spirale di pesce nel ramen [il suo piatto preferito]… Ma ho anche sentito parlare di un posto vicino al Mar di Giappone chiamato Naruto Uzumaki (i mulinelli del fiume Naruto), proprio come il nome e il cognome del protsgonista.
Gli Uzumaki (mulinelli) vanno molto in Giappone. La filosofia del settimanale Shonen Jump riguardo all’assegnare i nomi ai personaggi è di creare un nome che i lettori possano facilmente associare al personaggio con giochi di parole e prese in giro.

Come ti è venuta in mente l’idea del chakra nel mondo di Naruto? Ti interessa il misticismo indiano?
Effettivamente non ho interesse per il misticismo indiano. Avevo bisogno di un aggancio per collegare quei punti nella storia avrebbero usato poteri che vanno oltre le possibilità umane. Il termine è chakra, che p usato per far meglio capire ai lettori l’uso del potere. E’ simile a “la Forza” in Star Wars, o all’aura (chi, aka ki) in Dragonball, o ai “punti magia”nei GdR.

Come hai creato le posizioni delle mani nel mondo di Naruto?
In alternativa al classico metodo di evocazione di incantesimi, come nei GdR, i ninja utilizzano anche le posizioni delle mani.

In Naruto, la rana sembra essere associata a Naruto. Inoltre, in un precedente disegno hai associato il serpente a Sasuke, e la lumaca con Sakura. Perchè colleghi questi animali a questi personaggi? E in Giappone i ninja sono associati alle rane?
[color=#0000FF]Quando parli di ninja, parli automaticamente di rane. C’è un manga sui ninja il cui protagonista è “Hattori-kun,” che (per ironia della sorte) detesta le rane, quindi il collegamento tra ninja e rane è molto stretto [nella cultura popolare giapponese, le rane sono considerate animali magici, e l'olio ricavato dalla pelle delle rane è una pomata tradizionale per ferite e altri disturbi]. Il trio di serpente, lumaca e rana viene dalla mitologia giapponese. Il serpente è più forte della rana, la lumaca è più forte del serpente, ae la rana è più potente della lumaca, facendo così una specie di “sasso, carta, forbici”. Questi tre sono chiamati collettivamente “Sansukumi”.


Cosa ti ha ispirato a fare una storia su un demone volpe? Cosa ti ha interessato delle kitsune (volpi)?
Perchè la kitsune (volpe), in particolare la kyubi no yôko (il demone della volpe a nove code), è considerato una delle più potenti bestie soprannaturali.

Qual è la relazione tra Naruto e il demone della volpe? Il demone della volpe fu ucciso e si è poi reincarnato nel corpo di Naruto, o fu sigillatonel neonato Naruto senza morire? Ci sono due anime nel corpo di Naruto, in senso mistico, o è più come due personalità, in senso psicologico?
Il demone della volpe è stato sigillato vivo nel corpo di Naruto. Questo perchè il demone della volpe non poteva essere ucciso, perciò non ci fu nessuna scelta se non quella di sigillarlo da qualche parte. Probabilmente… ci sono due personalità in Naruto.

Ricevi più lettere da ammiratori maschi o femmine? Ai ragazzi e alle ragazze piacciono cose diverse della serie?
Le lettere sono tipicamente scritte dalle ragazze, come se volesse dire che “i ragazzi non scrivono lettere.” Ciirca il 90% sembrano venire dalle ragazze, anche se si suppone che la maggior parte dei lettori sia composta da ragazzi. E’ come quando io leggevo il settimanale Shonen Jump da bambino, e apparentemente è lo stesso oggi.

Naruto e Sasuke si baciano (accidentalmente) nel primo capitolo quando si trovano faccia a faccia. Questo ha contribuito a incrementare la loro rivalità?
Non l’ho fatto per nessun motivo particolare, se non per sorprendere i lettori. L’ho fatto perchè pensavo che non ci fosse mai stato un manga in cui due rivali si baciano. In più, attraverso questo incontro, è stato più facile impostare il triangolo d’amore: Sakura, che ha lasciato intendere di voler essere la prima a baciare Sasuke, è stata derubata di questo momento dal rivale Naruto. Sasuke e Naruto sono rivali, quindi ciò ha ulteriormente apportato tensione.

Ci sarà mai un adattamento a manga del romanzo scritto da Jiraiya e letto da Kakashi, Ichalcha Paradise [Il Paradiso della Pomiciata]?
MAI.

Per finire, che consiglio daresti a quei tuoi fan che sono interessati a diventare degli artisti da soli?
Per creare manga non basta disegnare bene, serve anche scrivere una buona storia. Fate in modo che disegni e storia siano reali, e non potrete perdere. Inoltre, guardate un sacco di buoni film Hollywoodiani. Chi viaggia contro l’industria dell’intrattenimento è solo una mente poco aperta.


Qui di seguito sono riportate alcune curiosità sull’autore di Naruto, prese da queste dichiarazioni e non solo:
* Il personaggio a cui è pià affezionato è Sasuke.
* La sua ragazza ideale sarebbe Ten Ten.
* Kishimoto ha dichiarato di trovare diverse difficoltà nel disegnare le ragazze, i cui schizzi a quanto pare lo soddisfano in poche occasioni, dato che ha anche detto di trovarle brutte.
* Si definisce giovane cieco e stupido.
* Nel periodo successivo al suo debutto con Karakuri, come visto in “Altri manga di Masashi Kishimoto”, ha scritto diverse storie che hanno fatto flop: All’inizio fare flop gli piaceva, perchè lo faceva sentire pari ai grandi autori, mentre ora odia i flop, com’è giusto che sia.
* Sempre in questo periodo, ha avuto difficoltà a scrivere storie convincenti, ma nonostante questo si è fatto forza ed è andato avanti, anche grazie al suo redattore, il signor Yahagi, che in una lettera, custodita gelosamente da Kishimoto, scrisse alcuni preziosi consigli per scrivere un manga di successo e ammise di credere in Masashi, dicendo “Tu hai talento. Forza, vai avanti così!”.
Molto spesso Kishimoto rilegge ancora oggi quella lettera, che è per lui un ricordo bellissimo.

* Per finire, ecco qui Kishimoto in un autoritratto ninja:

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